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Milano, 4 giugno 2025 – Fondazione Prada annuncia la terza collaborazione con il Maestro Riccardo Muti presentando a Milano la nuova edizione di “Riccardo Muti Italian Opera Academy”. Dal 19 al 30 novembre 2025 il pubblico potrà seguire un percorso di lezioni e prove, condotto da Riccardo Muti e dedicato al Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, che si concluderà con un concerto diretto dal Maestro. Tutti gli spettatori avranno quindi la possibilità di assistere alle fasi di preparazione e realizzazione di un’opera e agli insegnamenti di Riccardo Muti rivolti a giovani direttori d’orchestra, musicisti e cantanti.

A partire da oggi sono disponibili sul sito web della Fondazione (fondazioneprada.org) i carnet per partecipare a tutti gli eventi. I biglietti singoli per le prove e il concerto saranno acquistabili da mercoledì 11 giugno 2025.

L’allestimento di una sala da concerto concepito per il Deposito, lo spazio più ampio della sede milanese di Fondazione Prada, accoglierà Riccardo Muti che, alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, intraprenderà un progetto di formazione indirizzato a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori al pianoforte. I partecipanti, selezionati attraverso un bando internazionale da una commissione esaminatrice presieduta dal Maestro, hanno un’età compresa tra 18 e 35 anni e sono diplomati in Italia o all’estero in Direzione d’Orchestra o Pianoforte.

L’edizione 2025 della “Riccardo Muti Italian Opera Academy” sarà inaugurata mercoledì 19 novembre alle 20 con la lezione concerto del Maestro Riccardo Muti dedicata al Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Dal 20 al 23 novembre e dal 25 al 26 novembre, al mattino dalle 10.30 alle 13 e al pomeriggio dalle 16 alle 18.30, si svolgeranno le prove aperte al pubblico. Nel corso delle sei giornate i giovani direttori e i maestri collaboratori, guidati dal Maestro, potranno approfondire la conoscenza dell’opera in tutte le sue fasi: dalle prove al pianoforte con i cantanti, a quelle d’assieme con l’orchestra e il coro. Il progetto continuerà giovedì 27 novembre alle 17 con la prova finale dei giovani direttori d’orchestra presentati dal Maestro e si concluderà domenica 30 novembre alle 19 con il concerto del Don Giovanni diretto da Riccardo Muti.

L’impegno di Riccardo Muti verso l’educazione musicale è un elemento costante della sua attività artistica. Con la sua Academy si propone di condividere con i giovani musicisti ciò che ha imparato dai suoi grandi maestri e di accompagnarli nel processo di interpretazione e realizzazione di un’opera. Inoltre, le lezioni e le prove aperte al pubblico permettono a tutti di accedere a una coinvolgente esperienza di approfondimento nel campo della musica classica.

Come sostiene Miuccia Prada, Presidente e Direttrice di Fondazione Prada, “la nuova collaborazione con Riccardo Muti e la sua Academy conferma l’impegno della Fondazione nell’ambito educativo e la volontà di coinvolgere direttamente i giovani nelle nostre attività. È per noi importante poter contribuire a questo progetto formativo che il Maestro porta avanti con serietà e passione da molti anni per diffondere la conoscenza e lo studio della musica classica. Siamo convinti infatti che questo linguaggio sia una delle espressioni più rilevanti ancora oggi per la crescita culturale e personale di tutti.”

Come dichiara Riccardo Muti, “Insieme a Verdi, è senza dubbio Wolfgang Amadeus Mozart l’autore a cui ho dedicato la maggior parte del mio studio e della mia ricerca interpretativa. Entrare in contatto con la sua arte, per un interprete, è un’esperienza sconvolgente. Nelle sue opere troviamo rappresentati i nostri sentimenti e soprattutto i nostri difetti, ma non ci sentiamo il dito puntato addosso. Perché Mozart mette in musica l’uomo, così com’è. Ci dice che siamo questo, ma non si domanda il motivo. E allora, come disse Rossini, Mozart può diventare la consolazione della vita: le sue opere ancora ci parlano, ci colpiscono nel profondo e ci confortano.”

Considerato uno dei capolavori di Mozart e dell’intero Settecento, il Don Giovanni è composto nel 1787 da Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791) su libretto di Lorenzo Da Ponte (Vittorio Veneto, 1749 – New York, 1838). L’opera è rappresentata per la prima volta a Praga, al Teatro degli Stati, il 29 ottobre del 1787, diretta dallo stesso Mozart, riscuotendo un notevole successo. Parte della trilogia dapontiana insieme a Le nozze di Figaro (1786) e Così fan tutte (1790), Don Giovanni è definito un “dramma giocoso” per musica e mette in scena le vicende del nobile libertino che sfida le leggi divine e umane fino al momento dell’inevitabile caduta simboleggiata della sua discesa agli inferi. In quest’opera emerge la grande attualità del lavoro di Mozart che affronta temi morali e sociali mantenendo una posizione di imparzialità, lasciando al pubblico la libertà di elaborare un proprio giudizio.

La Riccardo Muti Music (RMMUSIC) ha ideato e creato nel 2015 “Riccardo Muti Italian Opera Academy” seguendone l’organizzazione in Italia e all’estero. In Giappone il progetto è stato presentato dal Direttore Generale dell’Italian Opera Academy Domenico Muti a partire dal 2019 in collaborazione con lo Spring Festival di Tokyo. Mentre nel 2024 si è svolta la prima edizione a Suzhou, in Cina, in collaborazione con Vancy Culture Beijing. Fondazione Prada ha avviato la collaborazione con “Riccardo Muti Italian Opera Academy” nel dicembre 2021 presentando negli spazi della sede di Milano Nabucco di Giuseppe Verdi ed è proseguita nel 2023 con Norma di Vincenzo Bellini.

In occasione dell’edizione 2025 della “Riccardo Muti Italian Opera Academy”, PwC Italia rinnova la collaborazione con Fondazione Prada, avviata nel 2023, al fine di offrire alla comunità un’opportunità culturale che coinvolga un pubblico di appassionati e curiosi e in particolare le nuove generazioni. Nell’ambito di questa iniziativa è proposto il PwC Young Program, un progetto formativo rivolto alle scuole superiori e alle università del territorio lombardo, con un particolare focus sui conservatori e le scuole musicali. Il PwC Young Program intende favorire la partecipazione attiva degli studenti invitandoli ad assistere a una tariffa agevolata alle prove tenute da Riccardo Muti e intraprendere così un percorso di conoscenza della musica classica, in particolare dell’opera italiana, seguendo le spiegazioni e gli insegnamenti proposti dal vivo dal Maestro. PwC Italia si unisce a Fondazione Prada nel sostenere un intenso programma educativo che riafferma il ruolo della cultura come elemento chiave nella formazione dei più giovani.

Contatti stampa

Fondazione Prada
T +39 02 56 66 26 34
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Riccardo Muti Italian Opera Academy
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francesca.raimondi@elettrapr.it – 392 9469018

INFORMAZIONI

Le prove e i concerti si svolgono nello spazio del Deposito di Fondazione Prada a Milano. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria di Fondazione Prada e sul sito web fondazioneprada.org. L’ingresso agli eventi è a pagamento e non comprende l’accesso alle mostre della Fondazione. I posti sono numerati. L’accesso in platea non è consentito a concerti o prove in corso. È vietato fotografare ed effettuare registrazioni audio e video durante tutti gli eventi.

Riccardo Muti Italian Opera Academy a Tokyo
dal 2 al 15 settembre 2025

“Simon Boccanegra”
di Giuseppe Verdi

È online il bando di selezione per direttori d’orchestra under 35
per l’edizione giapponese della Riccardo Muti Italian Opera Academy
che si svolgerà in collaborazione con lo Spring Festival di Tokyo e la sua orchestra.

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sulla Riccardo Muti Italian Opera Academy a Tokyo

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sulla prossima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy in Italia
(Milano, novembre 2025)

Photo 1,2  ©Spring Festival in Tokyo/Satoshi Aoyagi – Photo 3 ©Spring Festival in Tokyo/Koji Lida

di Alma Torretta | 17 febbraio 2025

Record di partecipanti, sempre più internazionale, secondo alcuni è ormai il più ambito concorso di direzione d’opera d’Europa se non del mondo. Il primo classificato della terza edizione del Concorso Internazionale di Direzione d'Opera dell’Opéra Royal de Wallonie-Liège, organizzato con il sostegno della Fondazione Polycarpeè, è stato quest’anno l’italo-russo Sieva Borzak; il secondo posto è stato conquistato dall’italiano Matteo Dal Maso che ha vinto pure il Premio del pubblico; al terzo posto troviamo il colombiano-statunitense Johann-Sebastian Guzman. 

Concorso nato nell'agosto del 2017, una seconda edizione si è avuta nel 2022, durante la quale è stato assegnato il primo premio al direttore d'orchestra peruviano Dayner Tafur-Díaz, attualmente assistente di Kirill Petrenko alla Berlin Philharmonic e di Gustavo Dudamel Fellow alla Los Angeles Opera, e che il prossimo maggio dirigerà all’Opera di Liegi il Don Pasquale di Donizetti. Il Concorso, infatti, per il primo classificato, oltre ad un premio in denaro quest’anno di 10.000 €, prevede l’invito a dirigere una produzione a Liegi, che per il vincitore di quest’edizione sarà un’opera di Mozart, ed è questa la ricompensa più desiderata, oltre alla possibilità di mettersi in luce davanti ad una giuria prestigiosa. 

Il vincitore di quest’anno, Sieva Borzak è nato nel 1997 a Roma, è di nazionalità italiana e russa, ha studiato pianoforte, canto, composizione e direzione d'orchestra, si è formato con Riccardo Muti, Daniel Oren e Daniele Gatti. Nel 2023 è stato assistente del maestro Francesco Lanzillotta alla Monnaie di Bruxelles per il progetto Bastarda, nel 2024 il debutto come direttore al Teatro Sociale di Como con la Turandot. Dal 2021 è Direttore in residenza dell'Orchestra Roma Tre, ha vinto il primo premio al Concorso Peter Maag nel 2023 e ha registrato l'album Elegy per Brilliant Classics. Quindi giovane, ma già in carriera. E’ stato l’ultimo ad esibirsi durante la finale e la sua direzione di brani dal Rigoletto si è fatta ammirare per gesto preciso e ampio, con dinamiche molto nette, quasi geometriche, una direzione di Verdi con i giusti tempi e le giuste enfasi, vitale ma elegante, che dimostrava una visione chiara, tutto sotto controllo, con personalità. 

Per questa edizione del Concorso, sono state ricevute ben 211 candidature da 49 paesi diversi, confermando l’interesse a livello mondiale per la competizione, con un'età media di 28 anni, da cui sono stati selezionati 24 candidati di 18 nazionalità, tra questi 7 italiani. Nel corso della settimana di concorso, sono state previste quattro prove in cui i candidati si sono confrontati davanti ad una giuria prestigiosa presieduta da Stefano Pace, Direttore Generale e Artistico dell’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Come nelle edizioni precedenti, tutte le prove sono state aperte al pubblico e alla stampa. In sala abbiamo incontrato anche alcuni agenti, pronti ad accaparrarsi i talenti. Dopo la prima prova eliminatoria, che consisteva nel dirigere un’ouverture, nei quarti di finale i candidati hanno dimostrato le loro capacità con i cantanti solisti durante una prova musicale accompagnati dal pianoforte; le semifinali hanno visto i candidati dirigere i solisti con l'Orchestra e il Coro dell’Opera di Liegi, infine i tre finalisti hanno diretto, con estrazione a sorte, un brano ciascuno tratto da Carmen, da La Cenerentola e da Rigoletto. 

Il secondo classificato, il maestro Matteo Dal Maso, nato nel 1998, ha studiato clarinetto e composizione prima di passare alla direzione d'orchestra al Royal Northern College of Musica a Manchester e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Vincitore del primo Premio del Concorso di direzione d'orchestra di Atene nel 2023 e Premio del pubblico al Concorso Peter Maag. A Liegi ha pure ottenuto il premio del pubblico con nettezza, con diverse decine di voti di scarto. Alla finale ha diretto La Cenerentola di Rossini con il giusto brio, ironia e mostrando praticolare complicità con i cantanti, un’interpretazione nel solco della tradizione che è molto piaciuta alla sala. A lui il secondo premio che consiste in un contratto come assistente alla direzione musicale in una prossima produzione a Liegi e la somma di 4.000 euro, a cui si è aggiunto il Premio del Pubblico che, sostenuto dalla Lotteria Nazionale belga, è stato  quest’anno di un valore di 3.500 euro. 

Il terzo classificato ha ricevuto invece la somma di  di 2.000 euro. Colombo-Statunitense, 29 anni, Johann-Sebastian Guzman ha studiato pianoforte all'Università di Miami e direzione d'orchestra all'Università di Musica e delle Arti dello Spettacolo a Vienna. Dal 2023 è direttore principale della TU Vienna Orchestra e ha lavorato come Direttore Assistente di Daniel Harding all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma per Tosca. Durante la settimana di concorso, le sue osservazioni ed il suo approccio ai solisti e all’Orchestra sono state particolarmente apprezzate, è stato lui il primo ad esibirsi alla finale ma la sua Carmen è mancata, forse per l’emozione del momento, di un po’ di mordente.

Oltre che da Stefano Pace e Giampaolo Bisanti, Direttore musicale dell'Opera reale di Vallonia-Liegi, la giuria è stata composta da André Comploi, Coordinatore artistico del Teatro alla Scala ; da Pierangelo Conte, Direttore Artistico del Teatro Carlo Felice di Genova; da Christophe Ghristi, Direttore artistico dell'Opera Nazionale del Capitole di Tolosa; da Hans-Georg Hofmann, Direttore della Bodensee Philharmonie; dal Direttore d'orchestra Stefano Montanari, direttore principale del Teatro Petruzzelli di Bari; da Isla Mundell Perkins, direttore del casting dell'Opera d’Amburgo; da Christina Scheppelmann, Direttore generale della Seattle Opera e futuro Direttore generale e artistico della Monnaie di Bruxelles; da Annette Weber, Direttore dell'Opera di Zurigo. 

Meritano di essere menzionati pure i cantanti solisti italiani e belgi che si sono resi disponibili: i soprano Alessia Panza e Marion Bauwens, i mezzosoprano Jose Maria Lo Monaco e Julie Bailly, i tenori Manuel Amati e Matteo Mezzaro, i baritoni Michele Patti e Marc Tissons, il basso Luca Dall’Amico. Tra due anni la quarta edizione del Concorso.

Estratti dalla rassegna stampa 2024

La prima Riccardo Muti Italian Opera Academy in Cina, a Suzhou. La rassegna stampa

– LUGLIO 2024, di Greggory Clark

Canada’s National Arts Centre Orchestra is delighted to announce that Nova Scotian conductor Henry Kennedy has been selected as its new Resident Conductor.

Henry Kennedy hails from New Glasgow, Nova Scotia, and has spent his educational and professional life mostly based in the United Kingdom. His comprehensive experience and passion for music make him an invaluable addition to the NAC Orchestra.

27-year-old Kennedy is already a distinguished young conductor with a background in both opera and orchestral music, having recently completed his tenure as Conductor of Wroclaw Opera, in Poland, where he led numerous productions during the 2022-2023 season. Last summer, he was the Assistant Conductor to Sir John Eliot Gardiner for Berlioz’s monumental opera Les Troyens, touring prestigious venues such as the Berlioz Festival, Salzburg Festival, The Royal Opera of Versailles, Berliner Philharmonie, and BBC Proms. His forthcoming engagements include performances of Tosca in Italy with Orchestra Cherubini, marking the 100th anniversary of Puccini’s death.

As the founder of the London, UK-based Resonate Symphony Orchestra and its music director since 2017, Kennedy has curated and conducted diverse programs across London’s prominent concert halls. His training includes studying under Riccardo Muti and assisting several esteemed conductors with leading symphony and opera orchestras worldwide.

Kennedy will visit Ottawa this summer to attend the NAC Orchestra’s summer concert series and officially starts his tenure in September 2024.

“I will never forget the lightning bolt response I received from the Orchestra in the audition.”

Reflecting on this new role, Henry Kennedy said, “I feel greatly honoured to be joining the National Arts Centre Orchestra as their Resident Conductor. I will never forget the lightning bolt response I received from the Orchestra in the audition when I gave the downbeat for the first movement of Beethoven’s 5th Symphony. From the beginning to the end of the audition, I felt a musical electricity that I have never experienced before. This position offers a unique opportunity to work alongside some of the world’s finest musicians and contribute to the vibrant cultural landscape of Canada. I look forward to a period of immense growth and artistic collaboration in the beautiful city of Ottawa.”

The selection process, open to Canadians and Permanent Residents, involved reviewing over 50 applications, auditioning five finalists, and obtaining feedback from orchestra members and the Artistic Advisory Committee. The final decision was made by Alexander Shelley.

Alexander Shelley, NACO Music Director, expressed his enthusiasm for Kennedy’s appointment: “I am delighted to be welcoming Henry to our artistic team. During his audition he demonstrated wonderful technique and poise in front of the orchestra and spoke eloquently about the role of the conductor in the community and about the importance of music to us all. He joins us at an exciting moment in his career as his work across the pond in the UK and Europe continues to blossom. I am confident that our audiences in Ottawa and across Canada will benefit greatly from his artistry. Welcome, Henry!”

The new two-year Resident Conductor position offers an immersive professional development opportunity under the mentorship of Music Director Alexander Shelley. Responsibilities include serving as assistant conductor for the Orchestra’s guest conductors, working closely with Principal Guest Conductor John Storgårds and Principal Youth Conductor Daniel Bartholomew-Poyser, and collaborating with NACO’s administrative team. The role includes a competitive salary and participation in a conductor exchange program with the Orchestre symphonique de Montréal and the Toronto Symphony Orchestra.

La decisione del collegio approvata nella seduta del 29 aprile scorso. Il presidente D’Achille: “Lo aspettiamo”

Il maestro Riccardo Muti è stato nominato "Benemerito della Lingua Italiana 2024". Così ha deciso l'Accademia della Crusca, la secolare istituzione fiorentina incaricata di custodire il 'tesoro' dell'idioma di Dante Alighieri. Il collegio accademico, nella seduta del 29 aprile, come si legge sul sito stesso dell’Accademia, ha approvato all'unanimità la proposta, avanzata dagli accademici Ilaria Bonomi, Rita Librandi e Claudio Marazzini, di conferire il prestigioso premio all'illustre direttore d'orchestra.

Come si legge nelle motivazioni di questo riconoscimento, il maestro Muti "ha testimoniato e promosso la lingua italiana nella sua veste di direttore alla testa di alcune tra le più prestigiose orchestre straniere e con la sua instancabile opera di insegnamento e valorizzazione dei giovani".

Muti "ha anche lavorato direttamente sulla nostra lingua, esortando nelle prove i cantanti a una chiara e corretta dizione e tutti gli interpreti al rispetto del senso del testo musicato, depositato nella sua secolare e ancor oggi viva tradizione linguistica, ed esigendo che nelle esecuzioni delle opere liriche sia rispettato rigorosamente il dettato del libretto originale, senza applicare ad esso inopportune innovazioni".

"Aspettiamo con viva emozione il giorno in cui il Maestro verrà in Crusca a ritirare il premio", scrive in un intervento pubblicato sul sito dell’Accademia il presidente dell’istituzione fiorentina Paolo D'Achille.

la Repubblica, 10 maggio 2024

FONDAZIONE PRADA RINNOVA LA COLLABORAZIONE CON RICCARDO MUTI:
DAL 18 AL 29 NOVEMBRE 2023 IL PUBBLICO POTRÀ ASSISTERE ALLE PROVE E AL CONCERTO DEL MAESTRO SULL’OPERA “NORMA"

Milano, 8 maggio 2023 – Si rinnova la collaborazione tra “Riccardo Muti Italian Opera Academy” e Fondazione Prada che presenteranno le edizioni 2023 e 2025 del progetto nella sede di Milano della Fondazione. La prima delle due edizioni sarà dedicata a Norma di Vincenzo Bellini, mentre la seconda al Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.

Dal 18 al 29 novembre 2023 il pubblico potrà assistere all’intero percorso di lezioni e prove focalizzato su Norma e condotto dal Maestro Riccardo Muti, fino al suo concerto.
Da oggi i biglietti sono disponibili sul sito web di Fondazione Prada.

Un nuovo allestimento concepito per gli spazi del Deposito accoglierà Riccardo Muti che, alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, intraprenderà un progetto di formazione rivolto a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori al pianoforte. Selezionati attraverso un bando internazionale da una commissione esaminatrice presieduta dal Maestro, i partecipanti avranno un’età compresa tra 18 e 35 anni e saranno diplomati in Italia o all’estero in Direzione d’Orchestra o Pianoforte.

L’edizione 2023 dell’Academy sarà inaugurata sabato 18 novembre da una lezione concerto di Riccardo Muti dedicata all’opera Norma. Proseguirà dal 19 al 25 novembre con una serie di prove aperte al pubblico: al pianoforte, con l’orchestra, con i cantanti e il coro tenute dal Maestro e rivolte ai giovani musicisti. Il progetto si conclude con due appuntamenti: domenica 26 novembre la prova finale dei giovani direttori d'orchestra presentati da Riccardo Muti e mercoledì 29 novembre un concerto diretto dal Maestro.

L’attenzione di Riccardo Muti verso l’educazione musicale è sempre stata un elemento costante della sua attività artistica. Con “Riccardo Muti Italian Opera Academy” si propone di condividere con i giovani musicisti ciò che ha imparato dai suoi grandi maestri e di accompagnarli nel processo di interpretazione e realizzazione di un’opera. Inoltre le lezioni e le prove aperte al pubblico permettono a tutti di accedere a un’intensa esperienza di approfondimento nel campo della musica classica.

Come sostiene Miuccia Prada, Presidente di Fondazione Prada, “la collaborazione con Riccardo Muti e la sua Academy afferma la centralità dell’insegnamento e della trasmissione di conoscenze tra le diverse generazioni. Siamo convinti infatti che lo studio sia uno dei più efficaci strumenti di crescita artistica e personale. Questo progetto è un’importante opportunità di formazione, sia per i giovani allievi che avranno l’occasione di lavorare a stretto contatto con Riccardo Muti, sia per il pubblico che sarà coinvolto dalla generosità e dalla passione del Maestro e dal suo impegno nel diffondere e rafforzare la cultura musicale.”

Come dichiara Riccardo Muti, “Ho scelto Norma di Vincenzo Bellini perché voglio porre l’attenzione sul mondo belcantistico belliniano che Norma rappresenta nel modo più assoluto. Opera estremamente difficile che richiede grande attenzione al fraseggio e al tessuto orchestrale apparentemente semplice ma straordinariamente efficace nel sostenere e intrecciarsi alla linea vocale. La melodia sublime e infinita di Norma, che affascinò anche Wagner, richiede purezza e nobiltà di esecuzione. Il compito del direttore d’orchestra è quello di sublimare il canto senza tralasciare il tessuto orchestrale. Esso non deve essere ridotto a semplice accompagnamento ma deve intersecarsi con le voci, a cui dare colore e calore.”

Ottava delle dieci opere del compositore Vincenzo Bellini (Catania, 1801 – Puteaux, 1835), Norma è rappresentata per la prima volta il 26 dicembre del 1831 al Teatro alla Scala di Milano. Nonostante l’insuccesso del debutto, fin dalla replica successiva l’opera conquista il pubblico e si afferma come massimo capolavoro del compositore, sintetizzando liricità e drammaticità in un equilibrio perfetto. La vicenda raccontata dal libretto di Felice Romani (Genova,1788 – Moneglia, 1865) presenta tre nuclei tematici: il motivo della sacerdotessa che infrange i suoi voti per amore, il tema dell’infanticidio, tratto direttamente dalla tragedia greca e dal personaggio di Medea, e il motivo celtico-barbarico che colpisce l’immaginario collettivo degli anni Trenta dell’Ottocento. Composta nel periodo storico che Lorenzo Arruga definisce di “dissolvenza incrociata” tra neoclassicismo e romanticismo, Norma è un’opera il cui linguaggio è soprattutto legato al canto a cui Bellini affida la rappresentazione della “natura dell’uomo in balia delle passioni” comunicata “per mezzo dell’armonia”.

La Riccardo Muti Music (RMMUSIC) ha ideato e creato nel 2015 “Riccardo Muti Italian Opera Academy”. Dallo stesso anno ne segue l’organizzazione in Italia e in Giappone dove il progetto è stato presentato a partire dal 2019 in collaborazione con lo Spring Festival di Tokyo.

Contatti stampa

Fondazione Prada
T +39 02 56 66 26 34
press@fondazioneprada.org
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Riccardo Muti Italian Opera Academy
info@riccardomutioperacademy.com
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Assisti alle prove di Riccardo Muti 
(come pubblico)

Direttore d’orchestra e Maestro collaboratore: bando 2023
(scadenza: 14 luglio 2023)


Guarda la gallery della Riccardo Muti Italian Opera Academy 2021
(Fondazione Prada, Milano)

Estratti dalla rassegna stampa 2022

A lezione da Riccardo Muti: inizia a Ravenna la Italian Opera Academy di Stefano Picciano, IL FOGLIO - 6 dicembre 2022

Muti unico e irripetibile di Claudia Mambelli, l'opera - 12 dicembre 2022

Von Muti Lernen di Kirsten Liese, Das Orchester - marzo 2023