Chi siamo

La “Riccardo Muti Italian Opera Academy” è per Riccardo Muti uno dei progetti più importanti: l’insegnamento dell’opera italiana ai giovani direttori d’orchestra di ogni parte del mondo.

Queste le ragioni:

dare l’opportunità ai giovani direttori d’orchestra desiderosi di apprendere insegnamenti che derivano direttamente dal mondo verdiano, attraverso Toscanini e i grandi insegnanti di Riccardo Muti, come Antonino Votto.
Tenere alto il livello culturale del pubblico, svolgendo direttamente di fronte ad esso il lavoro necessario alla realizzazione di un’opera.
Svolgere in teatro il complesso percorso dalle prime prove al pianoforte fino a quelle in orchestra con i cantanti, approfondendo l’analisi della partitura dal punto di vista musicale e drammatico, fino all’esecuzione finale.
Preservare, e quindi divulgare, la severità e la profondità dell’opera italiana nel mondo, secondo metodi e criteri che oggi stanno scomparendo.
Riccardo Muti sente il bisogno di trasmettere la sua esperienza ai nuovi musicisti, che non sanno come affrontare l’opera italiana.

Il Maestro si rivolge non solo a giovani musicisti da ogni parte del mondo ma anche ad un pubblico di persone di tutte le età che può assistere in teatro a tutte le sue prove: le prove diventano così vere e proprie lezioni-concerto.

Da oltre quarant’anni, Riccardo Muti insiste sull’importanza che ha la musica classica nella formazione di ogni individuo e nella sua crescita umana.
Durante le sessioni di prove, nello spiegare musica e il suo metodo nell’approcciarsi ad essa, Muti parla un linguaggio semplice, diretto, comprensibile a tutti, coinvolgendo il pubblico affinché sia più consapevole e pronto all’ascolto.

Per usare le sue parole:
“Nelle scuole italiane la musica è praticamente assente, se non peggio. La musica dovrebbe essere obbligatoria come l’italiano.
Sono musicista perché mio padre riteneva che l’insegnamento privato della musica che sopperiva alla carenza scolastica fosse fondamentale per la formazione di un giovane. A sette anni mi misero in mano un violino, piccolo, a due quarti, e non per farmi diventare musicista. Invece di un trenino o una pistola ad acqua ebbi uno strumento e ora mi trovo qui, da lì è nata questa mia vita.

Anche da ragazzo, quando studiavo non per intraprendere la professione ma come formazione complementare agli studi, sentivo che l’insegnamento della musica è imprescindibile dalla formazione di un uomo, di un cittadino europeo, del mondo. Popolazioni lontane dalla nostra cultura lo stanno capendo. Noi sempre meno.
Invece un Paese con un passato musicale così importante come il nostro non può prescindere dalla conoscenza di questa storia, della sua storia e già quando ero io liceale, quindi andando indietro nel tempo, io e altri più aperti alla necessità di apprendere, avvertivamo come una menomazione della conoscenza generale il fatto che un ragazzo potesse uscire dal liceo, dal classico, sapendo chi erano Mantegna, Il Sassetta, ma poteva non sapere assolutamente nulla di Pergolesi, Cimarosa, Verdi, Puccini… e lasciamo stare Monteverdi. Avere un’infarinatura di storia dell’arte e togliere la musica era un errore allora. Ascoltare Beethoven senza sapere niente di niente, che vuol dire?
Se si ha qualche conoscenza storica e generale della materia significa ascoltarla e trarne godimento in un certo modo, più vivo e profondo. Viceversa senza avere nessuna cognizione, come semplici orecchianti, è un’altra cosa”.

  • Prima edizione – luglio 2015: 
    Falstaff – Teatro Aligheri, Ravenna
  • Seconda edizione – luglio 2016: 
    La Traviata – Teatro Aligheri, Ravenna
  • Terza edizione – settembre 2017: 
    Aida – Teatro Aligheri, Ravenna
  • Quarta edizione – luglio 2018: 
    Macbeth – Teatro Aligheri, Ravenna
  • Quinta edizione – luglio 2019: 
    Le nozze di Figaro – Teatro Aligheri, Ravenna
  • Sesta edizione – luglio 2020: 
    Cavalleria rusticana/Pagliacci – Teatro Aligheri, Ravenna
  • Settima edizione – dicembre 2021: 
    Nabucco – Fondazione Prada, Milano
  • Ottava edizione – dicembre 2022: 
    Messa da Requiem – Teatro Alighieri, Ravenna
  • Nona edizione - novembre 2023:
    Norma - Fondazione Prada, Milano

La Riccardo Muti Italian Opera Academy si è svolta anche a Seoul nel 2016 e dal 2019 a Tokyo, in una collaborazione pluriennale con una delle più importanti organizzazioni musicali giapponesi: lo Spring Festival.  Scopri di più.

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Per informazioni:
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